di Ilenia Amati
Ciao mamme e papà, oggi parleremo dell’evoluzione e della strutturazione temporale del movimento nei bambini. La questione dell’evoluzione e della strutturazione temporale del movimento nei bambini può avere vari ambiti di interesse, io mi occuperò dell’approccio educativo.
Intorno ai tre anni il bambino dovrebbe disporre di una motricità globale ben organizzata temporalmente.
Ecco qualche consiglio affinché questo avvenga:
– lasciamo esprimere il proprio ritmo al bambino nel corso dei giochi spontanei e delle attività di libera espressione.
– Facciamo i girotondi e le danze cantate: sono un materiale molto utile per l’educazione ritmica e per la formazione musicale dei bambini, in quanto vi è una stretta relazione corporea che unisce i bambini con il canto e con i movimenti.
– I giochi motori accompagnati da percussioni permettono l’adattamento e il passaggio dai dati percettivi quali la voce, le battute di mano, ad esempio, che provengono dal proprio corpo a quelli che provengono dall’ambiente circostante.
– L’aggiustamento su tema musicale è la logica conseguenza delle precedenti esperienze in quanto stimola l’adeguamento dei bambini a condizioni di spazio e di tempo che gli sono esterne.
– L’espressione su tema musicale è inizialmente libera, successivamente si potrebbero utilizzare produzioni di musica per far esprimere al meglio il bambino, il quale, riascoltando la musica compirà gesti significativi che si adatteranno il più fedelmente possibile alla musica.
Attorno ai sei anni inizia ad essere favorevole uno sviluppo più finemente discriminativo della funzione temporale e ritmico attraverso queste prospettive:
– favorire l’espressione dei ritmi corporei spontanei e la possibilità di sincronizzarli a supporti sonori adatti;
– educare la percezione uditiva dei ritmi e più particolarmente quella delle strutture ritmiche;
– apprendimento delle danze;
– espressione corporea su basi musicali nella sua dimensione di messaggio estetico e gestuale.
Con il mio bambino di due anni e mezzo ci divertiamo a casa con il libro di Tullet: Oh! Un libro che fa dei suoni. Abbiamo imparato a modulare suoni e ritmi prima con la voce poi con il corpo.
Un consiglio: se possiamo accompagniamo i nostri bambini ai corsi di musica già da quando sono neonati (e perché no, già durante la gestazione), con il tempo noteremo tantissimi benefici!