Ciao mamme e papà, oggi darò qualche suggerimento per portare al mare i nostri bambini.
Siamo abituati a pensare il nostro piccolo mentre fa il bagnetto a mare dentro la classica ciambellina salvagente con la mutandina di plastica. In realtà, se pensassimo per un attimo al neurosviluppo dei bambini e alla conoscenza che essi hanno dell’acqua ci renderemmo conto che la ciambellina è un oggetto ostacolante. I nostri bambini sono abituati all’acqua perché hanno vissuto per nove mesi nel liquido amniotico. Se fossero messi in piscina appena nati i bambini saprebbero nuotare senza alcun supporto. La ciambellina salvagente lasciando “sospeso” il bambino in acqua non permette di percepire in maniera corretta l’acqua; il messaggio che involontariamente facciamo passare è che senza ciambellina si corre il pericolo di affondare: il cervello così apprende uno schema sbagliato e legherà all’acqua il bisogno di avere un oggetto che lo sostenga.
Ecco di seguito quindi qualche suggerimento:
1) Usare almeno fino a 3 anni le braccia di mamma e papà in acqua
2) Evitiamo il salvagente a mutandina nei primi mesi di vita: fa registrare un messaggio sbagliato. Inoltre può essere pericoloso per via dello sbilanciamento della testa in avanti.
3) Fino ai 18 mesi potremmo utilizzare un salvagente particolare: lo “Swimtrainer” che permette al bambino di assumere una posizione prona e impostare così il movimento autonomo delle gambine.
4) Dai 7-8 mesi prendiamo il bambino da sotto le ascelle
5) Per i bambini più grandi va bene l’utilizzo dei braccioli o delle cinture galleggianti
6) Se capita (come capiterà) che bevano un sorsetto d’acqua restiamo tranquilli: passerà il messaggio che è una cosa naturale e che può capitare.
7) Se vogliamo coccolarci un po’ per un breve arco temporale possiamo utilizzare il salvagente mamma/bambino: stimola la complicità e la fiducia
Ricordiamo: se ci divertiamo noi in acqua si divertono anche i nostri bambini! Buon mare e buone vacanze a tutti!