di Rita Scalcione
Oltre i mulini al vento, oltre i campi di tulipani. Un paesaggio olandese che non ti aspetti, fatto di dune di sabbia bianca, spiagge infinite e natura incontaminata: siamo a Texel, la più grande delle Isole Frisone Occidentali olandesi, nel freddo Mare del Nord.
Vi ho già raccontato della mia passione per le isole e di quanto le trovi estremamente affascinanti. Durante un viaggio itinerante in Olanda abbiamo dedicato 2 giorni a questa meravigliosa isola e, nonostante sia molto piccola, siamo stati felici di dedicarle più di una toccata e fuga, tanto da sognare di ritornarci per trascorrerci una settimana intera. C’è un’atmosfera rilassante, quasi fuori dal mondo, e le esperienze da fare sono davvero tante.
Come Arrivare a Texel
Per arrivare a Texel bisogna arrivare al porto di Den Helder. Noi eravamo in auto, ma il porto è collegato con i treni dal resto dell’Olanda. Da lì ci sono i frequenti traghetti dove potete imbarcare anche la vostra auto, che in 30 minuti scarsi vi portano sull’Isola. Sul sito della compagnia Teseo potete consultare tutti gli orari.
Il viaggio è breve ma con un panorama stupendo e all’interno del traghetto troverete anche un bar/ristorante, oltre all’immancabile area gioco, presente quasi ovunque in Olanda.
Dove dormire a Texel
Siamo stati a Texel un periodo di altissima stagione ( superponte di Pasqua 2019) e la scelta non era tanta. Noi abbiamo soggiornato allo Stayokey Texel, un ostello ma con gli standard di un albergo. Nuovo, pulito, a misura di bambino. Per le famiglie danno una camera quadrupla con bagno privato (occhio alla tariffa perché per la biancheria c’è un supplemento) . Camera perfetta ed essenziale. Le aree comuni e gli esterni sono meravigliosi con tanti giochi per i bimbi, ampi spazi e un ristorante con una bella birreria.C’è anche il parcheggio e la possibilità di noleggiare le bici per girare l’isola. Io ci ritornerei perché siamo stati davvero bene.
Avevo trovato una seconda soluzione che però non era disponibile per le date scelte, ma ve la segnalo comunque perché mi è sembrata altrettanto adatta alle famiglie soprattutto per il parco acquatico: Vakantiepark De Krim
La nostra Texel: appunti di viaggio per vivere l’isola in famiglia
Texel è una di quelle mete che ti rapiscono il cuore. Lo vedi già da quando la nave sta per attraccare e si cominciano a intravedere le casette verdi, tipiche del Nord Europa. Lo senti quando cominci a percorrere le strade con le distese infinite di verde e le migliaia di pecore al pascolo.
Siamo arrivati nel primo pomeriggio e abbiamo subito raggiunto la nostra sistemazione, lo Stayokay Texel. L’isola è sempre molto ventilata, ma ci accoglie un bel sole e decidiamo di rilassarci un po’ nel bel parco antistante l’ostello. I bimbi giocano tra barchette di legno e carrucola e noi ci gustiamo una delle prelibatezze dell’isola: la birra Texel, prodotta proprio in questa zona. Super consigliata.
Vediamo che al ristorante dell’ostello c’è anche la possibilità di cenare. Nulla di esaltante ma il buffet è comodo e così ceniamo ad un orario tutto olandese e alle 19.00 siamo già fuori. E’ aprile e fa buio molto tardi.
L’idea è quella di andare al Faro prima del tramonto per un effetto WOW! Ci mettiamo in auto e la strada per raggiungerlo è incantevole.
Arriviamo lì che è ancora giorno e davanti a noi una distesa infinita di sabbia bianca. La sabbia è gelida e il paesaggio da lasciare senza fiato. Aspettare il tramonto lì e godersi lo spettacolo è stata una delle cose più emozionanti di tutto il viaggio e forse uno dei tramonti più belli della mia vita.
L’indomani ci aspetta una delle attività che avevamo programmato e che sappiamo piacerà tanto ai bimbi: Ecomare! E’ un museo speciale dedicato al mare del nord e al Waddenzee, agli animali che lo popolano, agli uccelli e alla sua tutela.
Il museo è principalmente al chiuso con anche un piccolo acquario e alcune attività interattive. Davvero interessante. Una volta giunti all’esterno arriva la meraviglia che stupirà i più piccoli. Ecomare è anche un ospedale che cura foche a alti animali presenti in questo mare. All’esterno ci sono le vasche che li ospitano e si può assistere al momento del pasto ad orari prestabiliti. Alla fine della visita si può fare una passeggiata tra le dune selvagge che sono parte integrante del parco.
Giriamo per l’isola senza una meta ben precisa, incantati dal meraviglioso paesaggio. Ci fermiamo in una delle tante fattorie dove è possibile acquistare del buon formaggio. La serata la trascorriamo al villaggio di Den Burg per una passeggiata tra le vie del centro e per gustarci una cena alla Brasserie de Lindeboom e dove mangiamo cibo locale ottimo e un bel kids menù. Attenzione perché qui tutto chiude molto presto per gli standard italiani, quindi alle 7 di sera potreste trovare i negozi già tutti chiusi.
E’ la nostra ultima notte in questo paradiso, ma prima di ripartire non potevamo farci mancare un’esperienza che ancora ricordiamo con piacere: la pesca dei gamberetti. Si parte da Oudeschild, al sud dell’isola. Ci imbarchiamo su un peschereccio con due veri capitani!
Il giro dura due ore circa e ci spiegano come avviene la pesca con le reti alla quale assistiamo. E’ stato davvero divertente. Una volta pescati i gamberetti i capitani chiamano i bimbi per far liberare le stelle marine e i piccoli pesci finiti nella rete.
Assistiamo alla pulitura e infine i gamberetti vengono cotti e mangiati da tutti gli ospiti a bordo. Esperienza davvero bellissima e prenotatile sul posto o dal loro sito.
Saremmo restati qui volentieri ancora qualche altro giorno, ma il nostro viaggio olandese non è finito e altre avventure ci aspettano! Continuate a seguirci perché l’Olanda è davvero magnifica e non vediamo l’ora di raccontarvi le prossime tappe!