di Rita Scalcione
Vi avevo già parlato del nostro viaggio tra Provenza e Camargue on the road: un itinerario di 10 giorni nel Sud della Francia con due bimbi di 2 e 4 anni.
Tutto è partito dalla voglia di vedere la lavanda in fiore. Ma se vi dicessi che il colore della Provenza non è solo il viola di questi profumatissimi fori?
E’ arrivato il momento di descrivervi meglio le nostre tappe.
L’Isola di Porquerolles: pedalare tra acque cristalline e il profumo di mirto.
La nostra prima tappa è stata la cittadina di Hyres. Abbiamo scelto un appartamentino con piccolo terrazzo nei pressi del porto: L’Hyères – Le Port – Joli Studio . Lo risceglierei altre mille volte. Una sistemazione ideale sia per godere di una cena all’aperto fronte mare che per le comodità della posizione: supermercato ben fornito sotto casa ( indispensabile avendo scelto un appartamento con angolo cottura), boulangerie e altri negoziati sempre nei paraggi e un piccolo ma funzionale parco giochi sotto casa. Inoltre, il parcheggio (gratuito) a 2 minuti dall’appartamento ci ha permesso di lasciare l’auto e poter raggiungere il luogo dell’imbarco per l’ Isola di Porquerolles con un comodo autobus cittadino.
Stanchi del viaggio, abbiamo optato per una passeggiata sul porto e cena sul nostro terrazzino con tanto di luna piena.
Il giorno dopo ci aspetta uno dei luoghi più belli mai visti, una di quelle mete che sognavo da tempo: l‘ isola Porquerolles, la più grande delle tre Isole d’Oro, al largo della costa di Hyeres.
Tutta l’isola fu acquistata nel 1912 dall’imprenditore belgaFrançois Joseph Fournier, apparentemente come regalo di nozze per la moglie; fece piantare 500 acri di vignetiche produssero uno dei primi vini provenzali chiamati vin des Côtes de Provence.
Scopriamo che sotto casa passa il bus che porta a Tour Foundue, dove partono i traghetti per l’isola. Se optate per l’auto invece vicino al porto d’imbarco ci sono vari parcheggi a pagamento. Controllate comunque gli orari degli autobus rispetto alle coincidenze del traghetto perché potrebbe passare del tempo. Il tempo di navigazione è di circa 15 o 20 minuti . Biglietto un po’ caro ma è l’unico modo per arrivarci: 19 euro gli adulti e 17 i bambini oltre i 4 anni.
Per muovervi sull’isola indispensabile noleggiare la bici. Una volta arrivati ci sono decine di agenzie per il noleggio e varie tipologie di biciclette. Non avendo ancora bimbi pedalatori abbiamo noleggiato per 48 euro due bici e una trasportino biposto.
L’isola di Porquerolles è uno dei luoghi più salvaguardati al mondo dal punto di vista ambientale, nonostante i tanti turisti.
Divieto di circolazione delle automobili, divieto di edificare, divieto di campeggiare e persino di fumare all’aperto fanno sì che l’isola sia un ambiente intatto tra i più affascinanti del mediterraneo, salvaguardandolo dai rischi del turismo e degli incendi.
L’isola infatti è percorribile solo a piedi o in bicicletta e troverete solo le pochissime auto dei residenti. Questo fa si che i 13 km quadrati di superficie dell’ isola siano un luogo di pace assoluta. Tra sentieri che si snodano in ogni direzione, i punti di interesse sono ben segnalati con le distanze chilometriche da percorrere. Vicino al porto basta prendere una mappa dall’ufficio informazioni per potersi orientare. Sempre al porto conviene fare approvvigionamento di cibo e bevande perché non ci sono spiagge attrezzare.
Gli itinerari non sono tutti semplici, soprattutto con i bambini o se non si è pratici con la bicicletta. In effetti il trasportino ha il suo peso. Ma se avete voglia di fare un tratto di salita ( abbastanza pesante) potete raggiungere il Faro e il Mulino e godere di uno splendido panorama.
Noi abbiamo passato tutta la mattina sulla bellissima Plages d’Argente, la più semplice da raggiungere. Conviene arrivare presto perché si riempie presto di gente che arriva con i vari traghetti ogni ora . Ci rimettiamo a pedalare con una pausa pranzo sulla caratteristica Place d’Armes. Anche qui momento gioco al piccolo parchetto. Nei dintorni qualche bar, ristorante o negozietto di specialità locali. Il pomeriggio abbiamo provato a raggiungere altre spiagge, tra cui la rinomata spiaggia di Notre Dame, ma purtroppo c’era tantissimo vento.
L’isola è meravigliosa e ci siamo ripromessi di tornarci e provare a dormire direttamente lì, dove gli alloggi sono davvero pochi ed è difficile trovare posto. Deve essere meraviglioso quando l’isola si svuota dei turisti che vanno via con l’ultimo traghetto e rimane tutto quasi solo per te.
Rientriamo a casa e la nostra mitica terrazza sul porto ci aspetta. Il giorno dopo si riparte per nuove avventure.
Salon de Provence : sulle orme di Nostradamus con una caccia fantasiosa di pirati e principesse.
Succede che nel tragitto decidiamo di fermarci in una della tante cittadine della Provenza. E succede che appena scendiamo dalla nostra auto i miei figli vedono spuntare da un vicolo un ragazzo vestito da pirata. Poco più in là ecco sbucarne un altro. Così, con le loro facce incuriosite, invento di sana pianta la storia della città invasa da pirati e di una principessa rapita da liberare.
Siamo a Salon de Provence e cӏ una festa medievale nel centro storico I bimbi hanno corso per tutto il tragitto in cerca di altri pirati e poi, finalmente, abbiamo trovato la principessa diventata invisibile nella vetrina di un negozio di abiti medievali. Trucchetti per sopravvivere e sorridere con i bambini!
In centro troverete un museo dedicato a Nostradamus e il castello-museo Chateau de l’Emperi che ospita una collezione di armi e divise dell’esercito francese. Fermatevi a mangiare o a bere un drink a Piazza Croustillat dove c’è una fontana ricoperta di muschi che sembra un enorme fungo. Potete anche visitare il Museo del Sapone. Ma vi assicuro che anche il semplice passeggiare per le vie del centro storico è di per se una bella scoperta.
Avignone: la città dei Papi
Il nostro nuovo alloggio è una casetta con giardino a Châteauneuf-de-Gadagne: MIA CASA VERDE. Una piccola dependance in campagna con una piscina tutta per noi! Il paese è veramente minuscolo, ma vicinissimo a Isle de la Sourge che consiglio fortemente di visitare. Dopo un meritato relax in piscina e una sana dormita, al risveglio la nostra prossima tappa è la città di Avignone, a circa 13 km da noi. La Provenza è davvero tutta bellissima e forse non basterebbe un mese per visitarla tutta, ma per Avignone avevamo un solo giorno a disposizione. Forse il giorno più caldo di tutta la vacanza. Con 40 gradi all’ombra, dopo averla girata un po’ a piedi i bimbi erano stanchi e abbiamo accolto la loro richiesta di fare il giro del centro con un trenino turistico in partenza da Palazzo dei Papi. Giro poco entusiasmante ma in quel momento era l’unico modo per poter vedere qualcosa e accontentare tutti. Se avete altro tempo a disposizione, sicuramente merita una visita l’interno del Palazzo dei Papi. Segalo inoltre il grandissimo parco Rocher des Doms per godere di una bella vista sul fiume Rodano, sul ponte d’Avignone e su parte del centro storico.
A luglio qui si tiene qui uno dei più importanti eventi al mondo di teatro e arti sceniche: Il festival di Avignone. Il programma è davvero vasto e per tutte le età.
La Lavanda: un sogno ad occhi aperti
La Provenza è bella sempre, ma andare nel periodo della fioritura della lavanda offre uno spettacolo imperdibile. Risalendo per l’Altopiano di Valensone si vedono le prime colline viola. Ignari di quello che avremmo visto dopo ci siamo fermati a fare centinaia di foto alla prima vista della lavanda alternata ai gialli campi di girasole. Ma lo spettacolo vero doveva ancora arrivare. Percorrendo la via della lavanda, eccola la vera meraviglia! Il colore diventa via via più fitto. Filari di lavanda a perdita d’occhio, colline viola e un profumo inebriante. Anche qui il consiglio è quello di arrivare presto, prima dell’invasione dei turisti. Non fatevi intimorire dal ronzio delle migliaia di api… correte liberi tra le colline fiorite.
Quando fiorisce la lavanda?
La fioritura della lavanda va da fine giugno a inizio luglio. Tutto dipende dal clima e dalla zona. Ci sono però alcuni siti che monitorano il livello di fioritura così da non partire impreparati e recarvi nel periodo giusto. Se invece siete in Provenza dopo metà luglio tenete d’occhio i calendari delle tante feste dedicate alla raccolta della lavanda.
Gole del Verdone e Lago di Saint Croix
Il nostro itinerario prevedeva una fermata a Gordes e alla visita dell’Abbazia, ma un cartello stradale ci ha tratto in inganno facendoci deviare verso il Lago di Saint Croix. Io sono ancora convinta di aver sbagliato strada, ma quello che pensavo fosse un luogo vicino a Valensole è diventato un tornante senza fine che ci ha portati fino al lago. Se soffrite di mal d’auto preparatevi, ma una volta arrivati è il posto perfetto per una giornata di relax . Sicuramente sarebbe meglio fermarsi qualche giorno e visitare il luogo in tutta calma tra le mille attività da poter fare, passeggiate panoramiche, bagni e sport acquatici. Le Gole del Verdon offrono un panorama senza eguali.
Benvenuti nel Colorado provenzale!
Tra la lavanda e il lago di Saint Croix abbiamo fatto in una giornata ciò che normalmente andrebbe fatto in più giorni. Ma d’estate il sole tramonta tardi e non potevamo ripartire senza passare per quello che viene definito il Colorado provenzale. Lo ammetto, eravamo stanchi , troppo stanchi. In più, non so come, ci siamo anche persi , ma ormai eravamo lì e non avevamo intenzione di rinunciare. E abbiamo fatto bene. A pochi passi dal centro di Roussillon sorge la Valle dell’Ocra. Uno dei posti che in Provenza non ti aspetti. Questa valle ricorda uno dei coloratissimi canyon americani e per questo motivo è stata soprannominata il Colorado provenzale. La vista di queste montagne dai colori surreali è da togliere il fiato, forse quanto quella della lavanda.
Parcheggiata l’auto si può fare il biglietto che costa solo 2 euro e 50 centesimi per poter accedere alla Valle dell’Ocra. Una volta entrati ci sono due percorsi possibili: uno più breve da 30 minuti, l’altro di circa 1 ora. Ci sono vari scalini e, pur essendo entrambi percorsi semplici, eviterei l’uso del passeggino se avete bimbi piccoli. Portate un cambio. I bambini non sapranno resistere dal rotolarsi sulla terra e, a fine percorso, saranno sporchi dalla testa ai piedi ( vedi Instagram stories) .
La giornata più lunga del nostro viaggio in Provenza on the road volge al termine. La nostra casetta in campagna ci attende, con tanto di grigliata di pesce e una bottiglia ghiacciata di Côtes du Rhône.
Ma il viaggio non è ancora terminato! Nelle prossime tappe vi porteremo in una terra dalle mille sorprese: la Camargue. Continuate a seguirci!