di Rita Scalcione
Idee per un weekend in Basilicata con bambini.
E’ stato un periodo duro, per tutti, nessuno escluso. Per chi è abituato a muoversi lo è stato ancora di più. I viaggiatori incalliti possono capire questo mio pensiero. L’idea di non poter andare da nessuna parte e di non poter programmare niente perché non si sapeva come sarebbero andate le cose mi ha fatto reso abbastanza irrequieta, lo ammetto. Programmare un viaggio durate una pandemia diciamo che non è proprio la priorità di tutti, me compresa.
Partiamo? Ti prego!
Ultimamente è stato tutto un apri e chiudi di app in ordine sparso: Skyscanner, Ryanair, Booking...poi continuavo con Google Maps e tante altre. “Però che ne dici se andiamo qui…ma secondo te possiamo andare in aereo? Ma gli intercontinentali a dicembre come li vedi?…”
Avevamo bisogno di una fuga, era chiaro. Per una volta nella vita di una fuga senza programmi.
I viaggi partono da una necessità o da un sogno? Sicuramente da uno stato d’animo.
Viviamo a Matera, in Basilicata. Volevamo partire senza allontanarci più di tanto. Avevamo a disposizione solo una notte. Poi ad un tratto mi ricordo di una foto buffissima di un alpaca. Si, un alpaca. In Basilicata. E da quella foto è partito tutto. Apro il mio adorato Google Maps, guardo cosa c’è nei dintorni, chiedo qualche consiglio sparso ( e prezioso!) ed eccoci qui…
Dove andare in Basilicata con bambini?
Monticchio, Acerenza e cascate di San Fele
Partecipanti: Mamma Rita , Papà Marcello , Mia (6 anni) e Alberto (4 anni)
Mezzi di trasporto: Auto
Giorni di Viaggio: 1 e mezzo
Periodo: giugno 2020
Da Matera abbiamo raggiunto Acerenza (PZ). Un viaggio breve di circa 70 km . Il paesaggio che si gusta dal finestrino è quello tipico lucano. Campagne sconfinate, colline ormai giallo oro e qualche falchetto in volo.
La nostra prima tappa è Basilicata Alpaca .
Un’allevamento di alpaca, il primo nel Sud Italia. Un luogo a stretto contatto con la natura, con un bellissimo panorama sul lago di Acerenza e dove i visitatori possono vedere da vicino questi adorabili animali. Il percorso prevede una passeggiata assieme agli alpaca, accompagnati da una guisa, toccare la loro morbidissima lana e, in conclusione un laboratorio didattico. Il prezzo del biglietto è di 10 euro ( ma i più piccoli non pagano). La visita va prenotata perché il numero dei visitatori è limitato, soprattutto in questo periodo di Covid-19. Per i miei figli è stata una sorpresa. Non avevamo mai toccato questi buffissimi animali.
Purtroppo il giorno prima aveva piovuto tanto e la visita è stata molto ridotta perché non si poteva accedere all’intero percorso a causa del fango. Unica nota negativa è che avremmo preferito essere avvisati prima di queste limitazioni, visto che non abbiamo goduto appieno di tutte le attività, riuscendo a vedere solo due degli alpaca presenti nell’allevamento. Quindi, il consiglio che posso darvi è quello di chiamare prima e assicurarvi che le condizioni climatiche siano quelle adatte.
Sempre previa prenotazione è possibile fermarsi nella loro area pic-nic attrezzata. Noi abbiamo preferito proseguire il nostro itinerario che ci avrebbe portati a Monticchio fermandoci in un’altra area pic-nic, praticamente deserta, che abbiamo trovato sulla strada.
Da visitare anche il borgo di Acerenza, uno dei ” Borghi più belli d’Italia”, con la sua maestosa Cattedrale.
Nel primo pomeriggio abbiamo raggiunto i laghi vulcanici di Monticchio, situati all’interno della Riserva Naturale Regionale .
Lo sapevi che i laghi cambiano colore a seconda del clima e quindi della stagione?
Il fenomeno viene spiegato in questo articolo che svela una ricerca condotta proprio sul colore dell’acqua dei laghi.
Cosa fare ai laghi di Monticchio
Dopo aver parcheggiato la nostra auto nei pressi del Lago Piccolo, ci siamo goduti una passeggiata ( e un gelato) in completo relax accompagnati dai suoni della natura. Spinti dalla richiesta dei bimbi, abbiamo anche noleggiato un pedalò ( 10 euro per 30 minuti). Costeggiando il lago abbiamo ascoltato il canto degli uccelli, osservato i grandi alberi dalle imponenti radici e ammirato le ninfee bianche galleggiare sullo specchio d’acqua.
Ed inoltre…
Se avete tempo a disposizione potete:
- raggiungere l‘Abbazia di San Michele Arcangelo che ospita al suo interno il Museo di Storia Naturale del Vulture ;
- passeggiare all’interno della Riserva Naturale e, se siete fortunati, ammirare la Brahmaea Europaea che è un rarissimo esemplare di farfalla che ha trovato il suo habitat ideale proprio in questa zona;
- vedere i resti dell’Abbazia di Sant’Ippolito.
Dormire in paradiso
Nel tardo pomeriggio abbiamo raggiunto l’agriturismo dove abbiamo passato la notte. A pochi chilometri dai laghi ecco l’Agriturismo il Riccio
Il posto ideale per chi, come noi, ha due piccoli amanti degli animali a seguito. Attorno a noi solo le colline che al tramonto si impregano di una luce magica . Incredibile il senso di libertà che può darti un paesaggio come questo. Le finestre della camera sono un quadro naturale. E’ stato bello vedere nostra figlia che, appena sveglia, si è seduta sul davanzale ad ammirare lo spettacolo, pronta per l’avvistamento di volpi e di falchi. Davanti al casolare una bellissima fattoria con galline, oche, asinelli, uno struzzo e un cavallo. Il simpatico e coccoloso cagnolone Argan, assieme ai gentilissimi proprietari Antonio e Stefania, vi farà da guida.
La cena non potevamo che consumarla all’interno dell’Agriturismo dove abbiamo potuto gustare tante prelibatezze locali dalle materie prime eccellenti. Vi dico solo che la colazione, con il famoso Zabaione di Antonio e la ricotta al caffè vale da sola il viaggio.
E’ tempo di andare ma, prima rientrare a Matera, abbiamo fatto una deviazione per un pic-nic alle Cascate di San Fele.
Le cascate sono raggiungibili attraverso vari percorsi ben segnalati. Si sceglie di seguire quello più attinente alle proprie esigenze. Dopo aver lasciato l’auto, il percorso che abbiamo fatto noi è durato all’incirca 10 minuti all’andata e una ventina di minuti al ritorno in salita. Ovviamente da evitare il passeggino se avete bimbi piccoli. Non ci sono punti di ristoro. Abbiamo trovato solo una fonte di acqua potabile.
Il nostro weekend in Basilicata finisce qui. Come ogni viaggio che ci rispetti ci asciamo dietro tanta emozione, tanta carica ma anche tante cose che non siamo riusciti a vedere e che diventano un’ottima scusa per ritornarci.
E voi , siete mai stati in Basilicata?