e la vita e la morte viste dai 5 anni.

A novembre ho perso mio padre, il mio riferimento, la mia guida alla vita, la figura fondamentale della famiglia, la roccia, il porto sicuro, il saggio. Perdere papà è stato doloroso, lo è ogni giorno la sua mancanza, vederlo soffrire è stato straziante, vederlo così fragile è stato “contro natura”. E ho vissuto per la prima volta l’esperienza di perdere un genitore da genitore. Non avevo mai pensato a cosa potesse significare vivere la perdita di un pezzo di famiglia, 148111604592-TW_Cocoperché in fondo dentro ognuno di noi la nostra famiglia ha una sua eternità, occupa uno spazio conosciuto in cui ci sentiamo “a casa” per molto tempo, e sentire quello spazio sgretolarsi ti fa sentire d’improvviso ADULTO, sia che tu abbia 30 anni, sia che tu ne abbia 60, ti svela improvvisamente un senso della vita che avevi ignorato o avevi preferito ignorare.  Ma tu, a tua volta, sei un genitore, e improvvisamente ti senti più solo, quasi più indifeso, senza quel pezzo di famiglia e di storia da cui provieni, ti accorgi che nulla più è come prima e cominci ad avere il terrore di non esserci più per i tuoi figli, per i tuoi cari, senti tutta la fragilità della vita a partire da quel singolo scricchiolio che hai vissuto. Quando quel momento arriva, però, hai bisogno di dare fondo a tutte le tue risorse perché tu hai perso un padre ma i tuoi figli hanno perso un nonno, e non so voi, ma io i miei nonni li porto con me ogni giorno, è un distacco importante e traumatico anche per loro.

E mentre ci chiedevamo come spiegarlo ai bambini cercando di non traumatizzarli e ragionavamo comunque da adulti sulle parole giuste e su quelle da evitare, nostro figlio Edoardo, 5 anni, ha scelto il modo più semplice e poetico per vivere quella notizia: Mami ho un’idea: vediamoci COCO! Coco è un film d’animazione del 2017 diretto da Lee Unkrich e Adrian Molina, distribuito dalla Walt Disney Pictures e creato e prodotto dai Pixar Animation Studios. La storia è quella di Miguel, un giovanissimo aspirante musicista, che intraprende un viaggio verso la terra dei propri antenati per scoprire i misteri nascosti dietro i racconti e le tradizioni della famiglia. In realtà è un bellissimo viaggio dei vivi nel mondo dei morti, è un viaggio felice, divertente e rasserenante, che rende i due mondi estremamente vicini, quasi comunicanti, la famosa “stanza accanto” di cui parla S. Agostino nella sua meravigliosa preghiera “La morte non è niente”, una preghiera laica, universale e toccante, proprio come il cartone animato scelto da Edo.

E così ci siamo ritrovati con gli occhi umidi, il cuore stanco e la testa piena di pensieri, a sorridere con lui cercando di vedere tutti insieme,  sul ponte di petali arancio, il nonno passare con l’allegro corteo di persone di ogni età che dal mondo dei vivi “tornavano a casa” per sempre….e vi assicuro che lui c’era, l’abbiamo visto proprio là. <3

Mariella Stella